domenica 5 ottobre 2014

Cassata al forno e rieccomi qui!



Non so cosa mi sia accaduto, ma ogni giorno che passava non era quello giusto per postare. Non ho mai smesso di fare torte e dolcetti, ma le parole non erano pronte. È che, ogni tanto, ho un disperato bisogno di silenzio: di stare zitta. In realtà, a parte il blog, ho completamente disertato il computer. Mi perdonate?
Rieccomi qui, con tanti bei progetti in mente, pronta per ripartire. La torta che vi propongo è la cassata al forno. Altro non è che l' inconfondibile crema di ricotta che si usa per la cassata siciliana, cotta in un guscio di pasta frolla.




Io la adoro, ancor più della cassata vera e propria. 




Sarà che amo la pasta frolla, sarà che in questo dolce si sente tutto il profumo della ricotta che si sposa magnificamente con la fragranza della frolla, ma vi garantisco che è un dolce davvero ottimo.
La ricetta originale prevede l’utilizzo di ricotta di pecora al 100%, ma si può anche usare una percentuale di ricotta vaccina. Inoltre per la frolla si consiglia l’uso dello strutto al posto del burro, cosa che io non ho fatto. Per il resto è un dolce facilissimo da preparare.  Volendo si può perfezionare il dolce, mettendo un sottile strato di pan di spagna, fra la frolla e la ricotta, ma a me piace molto anche senza, nella sua estrema semplicità.
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La ricetta:

Cassata al forno

Per la frolla

300 gr di farina 00
90 gr di zucchero semolato
130 gr di burro
1 uovo + 1 tuorlo
Un pizzico di sale
La punta di un cucchiaino di lievito in polvere
Vaniglia

Per la crema di ricotta

1 kg di ricotta finissima 
400 gr di zucchero 
Vaniglia ( i semi di mezzo baccello)
Scorza  grattugiata di mezzo limone ( facoltativa)
40 gr di gocce di cioccolato fondente

1 uovo per spennellare


Preparare la pasta frolla e tenerla in frigo per un’oretta almeno. 
Mescolare la ricotta ( tenuta a colare per una notte intera)  con lo zucchero  e passarla a un setaccio fine, anche un paio di volte, se occorre, per renderla liscia e setosa. 
Stendere la pasta frolla e foderare uno stampo ( io 24 cm ), distribuire la crema di ricotta e ricoprire con un secondo disco di pasta frolla. Bagnare i bordi con albume per fare “incollare” i due strati di frolla, in modo che in cottura non fuoriesca il ripieno.  Spennellare la superficie con  poco tuorlo misto a latte e cuocere in forno a 160° -180°   per circa un’ora. 
Fra raffreddare completamente prima di consumare.  A  piacere cospargere sul dolce zucchero a velo.
La cassata al forno si conserva per diversi giorni, e dopo qualche giorno è addirittura più buona! 

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Grazie fin d'ora se mi leggerete,
vi abbraccio
Ada
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lunedì 16 giugno 2014

Garden sweet table




Finalmente il lavoro si è allentato e tutto sta ritornando al ritmo “normale”. Ancora pochi giorni e sarò ufficialmente in vacanza. Ne ho davvero un gran bisogno! Vacanza, per me, significa fare tutte quelle cose che ho rimandato e rimandato a quando avrei avuto più tempo. Non sarà assolutamente un dolce far niente, ma avrò la calma  per dedicarmi a tutto quello che voglio. D’altra parte io sono una che non sta mai ferma, e a cui non piace  stare senza far niente. Ho già in mente qualche progettino! Intanto, a scuola,  mi aspetta ancora una bella settimana piena di impegni, ma non mi lamento. 
Quanto mi è mancato questo posto e quanto mi siete mancate tutte voi! Non vedevo l'ora di essere ancora qui. 
Vi racconto del mio sweet table , uno dei miei impegni di giugno. La mamma di Alfonsina, vive in una bella casa con un grande giardino, ma per la prima comunione della figlia, ha preferito  preparare all’interno, visto che l’ultima festa all’aperto si è trasformata in un caos a causa di una giornata di forti piogge e temporali.  Così, mi è venuta l’idea di portare il giardino dentro. Sono arrivata a casa di Alfonsina  carica di ortensie,  cespugli di bosso, rami di edera e  pezzi di prato che avevo “coltivato” apposta in vasi e contenitori di vetro.  Per il mio garden sweet table, c’erano, ovviamente, oltre a una grande varietà di confetti, caramelle e molto altro, anche biscotti a forma di fiori e margherite e rose in pasta di zucchero sparse qua e là sui cupcake.
Come al solito, quando faccio le foto in queste occasioni, non  vengono proprio al meglio, ma vi lascio ugualmente qualche scatto. :-) 









I colori sono tutti nei toni del rosa. Colore, ovviamente, preferito da Alfonsina.




Io ho aggiunto un tocco di celeste cielo, oltre al verde prato. 





















Torno presto, oh, certo che torno!

Un abbraccio a tutte,
Ada






sabato 10 maggio 2014

Charlotte alle fragole e auguri a tutte le mamme!






Mi sento così in colpa per aver trascurato il mio e i vostri blog. Ma è un periodo terribile, di lavoro senza sosta. Maggio e giugno sono due mesi in cui il lavoro diventa così denso che le giornate mi scappano dalle mani come granelli di sabbia. Oltre al lavoro di sempre, si aggiungono gli impegni extra, che in questo periodo si concentrano tutti insieme. E accade che mi manca fare un dolce, o anche un semplice biscotto. Le torte le sogno, le accarezzo mentre dormo, e spesso, prima di addormentarmi, progetto di fare un dolce. Da quando ho il blog, inoltre, il cerchio si è chiuso e coltivare questa mia passione sembra avere ancora più un senso. Grazie di cuore a tutte voi, che ci siete per condividere idee, ricette e torte, naturalmente!



Domani si festeggiano le mamme e in giro sembra che il rosso sia esploso ovunque. Fragole e rose rosse in ogni angolo e in ogni dove.
Non potevo mancare a questo appuntamento. E’ da quando ero poco più di una bambina, che per questa occasione faccio un dolce con le fragole alla mia mamma. Ed è per lei che è nata la torta di oggi.
E’ una charlotte nella forma, che io adoro, ma dentro nasconde una  torta soffice al limone, con crema e fragole. Un sapore classico, vecchio stile, ma non per questo sorpassato, anzi!
Come base ho optato per una chiffon cake al limone che ho farcito con una crema spumosa al limone a base di crema pasticcera, ricotta, cioccolato bianco e panna. Il tutto con molte fragole, ovviamente!











Purtroppo fino alla fine di maggio sarò occupatissima, e non sarò molto presente.
Sappiate però, che  ci sono sempre, e appena potrò volerò nei vostri blog.


Auguri a tutte le mamme che passano di qua,
 e a voi che mi seguite un caro abbraccio.

A presto, Ada




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Torta charlotte con crema spumosa e fragole

Una torta chiffon al limone del diametro di 20 cm
La ricetta della chiffon cake al limone la trovate qui.

Per la farcia

250 gr di crema pasticcera ( La ricetta la trovate qui)
200 gr di ricotta
200 gr di panna montata

Per la ganache
100 gr di cioccolato bianco di ottima qualità
50 gr di panna



Biscotti savoiardi
Fragole belle mature
Una manciata di pistacchi tostati ( o granella di pistacchi)
a piacere qualche cucchiaio di limoncello da aggiungere alle fragole

Preparare il giorno prima, o anche due, una chiffon cake del diametro desiderato. Io ho usato uno stampo di 20 cm
Preparate in anticipo anche la ganache con 50 gr di panna e i 100 gr di cioccolato in modo che sia bella densa.
Setacciate la ricotta e aggiungete 2 cucchiai di zucchero a velo, aggiungere la crema pasticcera e mescolare con una paletta fino ad ottenere una crema setosa. Incorporare la ganache, continuando a girare con la spatola.  Aggiungere la panna montata, mescolando delicatamente. Ponete la crema in frigo per qualche ora per farla ben rassodare. Nel frattempo lavate le fragole, tagliatele a piccoli pezzi, aggiungete qualche cucchiaio di zucchero e  succo di limone e lasciate amalgamare per una mezz’ora.

Montaggio della torta:
Dividete la torta in due dischi e bagnate appena (usate un pennello) con il succo delle fragole condite, distribuite sul primo disco uno strato generoso di crema spumosa e di fragole ben scolate dal loro liquido. Spennellare il secondo disco con il succo delle fragole e chiudete la torta. Ricoprire la torta con la crema, attaccate intorno ai bordi laterali i biscotti savoiardi e infine decorate la superficie con le fragole e ciuffi di crema spolverizzati con granella di pistacchi.
Sulle fragole si può versare uno sciroppo ottenuto facendo addensare il succo delle stesse con un po’ di amido o gelatina in fogli. Io ho scolato le fragole, ho messo il loro succo in un tegame basso, ho aggiunto un cucchiaio di zucchero e ho fatto addensare cuocendo per qualche minuto aggiungendo solo una spolverata di amido di mais.

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Con questa ricetta partecipo al contest " Contrasti"
del blog  Coccole di dolcezza di Cristina






lunedì 28 aprile 2014

Torta con crema pasticcera e amarene




Ritorno dopo una breve pausa: ho approfittato di questa vacanza, pasquale e post, per stare lontana dal computer e stare quanto più possibile all’aperto. Mi sono dedicata al giardinaggio, sono andata in giro quando non pioveva e sono stata a casa a “far nulla” quando il tempo non permetteva. Il mio lavoro ha a che fare con i computer, programmi che si bloccano e stampanti capricciose che si inceppano; avevo proprio bisogno di staccare la spina, in tutti i sensi. In cucina, però, la produzione è continuata; anzi, svegliarmi senza il pensiero di correre al lavoro, è stato molto stimolante. Amo il silenzio del mattino, adoro alzarmi presto, andare in cucina e mentre sale su il caffè, pensare di fare qualcosa di buono in tutta tranquillità. Oggi vi propongo un dolce che, a casa mia, significa tradizione: una torta di pasta frolla,  ripiena di crema pasticcera e amarene. Un dolce semplice, che, sicuramente, è uno dei miei preferiti.



Il segreto di questo dolce è il suo profumo. La vaniglia e il limone sono presenti sia nella crema che nella frolla. Uso sempre il last minute lemon, che non è una qualità speciale di limone, ma è quel limone che ha il profumo intenso tipico di quando è appena colto dall'albero. Certo che la frolla ripiena di crema pasticcera è già un abbinamento azzeccatissimo, se poi ci aggiungiamo anche le amarene, allora, diventa perfezione! Le amarene che utilizzo in questo dolce, sono quelle non troppo scure, come quelle che, di solito, troviamo insieme alla crema pasticcera sulle famose sfogliatelle "Santa Rosa". Queste amarene sono di un colore più chiaro rispetto alle classiche amarene e hanno un equilibrio perfetto nel sapore dolce-acidulo.





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La ricetta: Torta di pasta frolla, crema pasticcera e amarene

Crema pasticcera
di L. Montersino

800ml di latte intero fresco
200ml di panna al 35%
300g di tuorlo d’uovo
300g di zucchero
35g di amido di riso
35g di amido di mais
Vaniglia e/o limone q.b.

Pasta frolla

600 gr di farina
260gr di burro ( io bavarese)
180gr di zucchero
2 tuorli
2 uova intere
un pz di sale
un cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Scorza grattugiata di limone q.b.

Amarene sciroppate a piacere  ( io ne metto tante)


Procedimento 

Mettere la farina e il burro freddo a pezzetti in un mixer e sabbiate, aggiungere le uova, lo zucchero e gli altri ingredienti e impastare velocemente giusto per amalgamare il tutto. Avvolgere l’impasto ottenuto in una pellicola e far riposare in frigo per un’oretta e anche più.Nel frattempo preparare la crema pasticcera:montate i tuorli con lo zucchero, aggiungere la bacca di vaniglia le zeste di un limone,  infine l'amido di mais e l'amido di riso. Mettete a bollire il latte con la panna. Raggiunto il bollore, unite le uova montate e cuocere mescolando con una frusta fino a che non si addensa. Appena sarà cotta versare subito  in un contenitore e fare raffreddare dopo averla coperta a contatto con una pellicola.Rivestire di pasta frolla uno stampo e bucherellate con una forchetta. Distribuite sulla frolla uno strato generoso di crema pasticcera e aggiungere le amarene. Stendere un secondo disco di  pasta frolla e ricoprire la torta, facendo attenzione a chiudere bene i bordi. Prima di infornare spennellare la torta con un tuorlo sbattuto insieme a pochissimo latte.   Cuocere in forno a 160° -170° per 50 - 60 minuti. Fare raffreddare, prima di servire.
Questa dose è per uno stampo di circa 26 cm o anche più se la preferite meno alta.

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Ada



Con questa ricetta partecipo al contest di Alice
 del blog La cucina di Esme

Nel cesto del picnic 






sabato 19 aprile 2014

Torta dedicata e auguri di Pasqua


È stata una settimana così piena di lavoro e di impegni in tutti i sensi che quasi non riesco a credere che da domani ci sarà per me un po’ di meritato riposo. Mentre saltellavo di blog in blog, mi ero ripromessa di sperimentare qualche ricetta nuova, ma ahimè, non ho avuto tempo nemmeno di pensarci su, praticamente ci siamo: è Pasqua! Questo che sto scrivendo era il post di ieri, che è diventato il post di oggi,  ma voi lo sapete che sono come il bianconiglio, no?
Inoltre il mio pc non ne vuole sapere di funzionare, credo che dovrò prenderne uno nuovo al più presto, ora sto usando quello di mia figlia.
A parte le tradizionali pastiere che, da noi,  non possono mancare a  Pasqua, insieme alla torta di frolla con crema e amarene e alla cassata al forno, ho preparato una mudcake per i miei nipotini, che non amano molto i dolci pasquali,  e preferiscono solo i quelli  al cioccolato. E, visto che è Pasqua, il cioccolato è di rigore!
Non poteva mancare sul tavolo dei dolci una torta cioccolatosa, colorata e allegra.










A voi tutte amiche di qui, lascio i miei auguri per una serena Pasqua e un abbraccio.
Che ci sia gioia nel cuore.


Sono sempre felice di leggere i vostri commenti, e apprezzo tanto la vostra presenza,
senza di voi il mio blog non avrebbe  lo stesso significato.
Grazie sempre delle vostre parole. 


A presto, Ada

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venerdì 11 aprile 2014

Crostata di mele e crema pasticcera



Cosa ci rende così affezionati a un sapore? Il suo gusto intrinseco, oppure quello che ci riporta alla mente? Ovvero, è più il palato che ci procura piacere o quello che evoca nella nostra mente? O entrambe le cose?
Di certo è che ci sono dei sapori che ci rendono felici; e ci sono dei profumi che ci fanno ricordare luoghi, persone, volti, sorrisi.
Così, accade che  alcuni dolci ci ricordano persone, o è il contrario: alcune persone  ci ricordano un dolce?
Per esempio: se penso a mia figlia mi viene in mente la torta al doppio cioccolato. Se vedo una torta al doppio cioccolato penso a mia figlia!
Se voglio fare un dolce e penso a mio padre mi viene in mente un dolce di pasta frolla  e crema pasticcera. Lui impazzisce per la crema, che non disdegna di mangiare a cucchiaiate. Così, visto che  avevo ancora qualche mela croccante e saporita, mi sono decisa a fare la crostata di mele e crema pasticcera. Quest’tanno non l’avevo mai fatta e un po’ mi è mancata. Quando ero piccola, mia madre la faceva spesso, con quelle mele buone che comprava mio padre. Oggi, mio padre continua a comprarmi le mele, (quelle buone, come dice lui)  ma fare la crostata, tocca a me.

E a voi, è un dolce che ricorda una persona,
o è una persona che vi ricorda un dolce?











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La ricetta: Crostata con crema pasticcera e mele
(Dimezzare le dosi della crema per una crostata di media grandezza)

Crema pasticcera
di L. Montersino

800ml di latte intero fresco
200ml di panna al 35%
300g di tuorlo d’uovo
300g di zucchero
35g di amido di riso
35g di amido di mais
Vaniglia e/o limone qb

Pasta frolla

300 gr di farina
130 gr di burro
90 gr di zucchero
1 tuorlo
1 uovo intero
un pz di sale
mezzo cucchiaino di lievito in polvere
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Tre o quattro mele belle sode ( io annurche)
Cannella q.b.

Mettere la farina e il burro freddo a pezzetti in un mixer e sabbiate, aggiungere le uova, lo zucchero e gli altri ingredienti e impastare velocemente giusto per amalgamare il tutto. Avvolgere l’impasto ottenuto in una pellicola e far riposare in frigo per un’oretta e anche più.
Nel frattempo preparare la crema pasticcera:
montate i tuorli con lo zucchero, aggiungere la bacca di vaniglia  infine l'amido di mais e l'amido di riso. Nel frattempo mettete a bollire il latte con la panna.
Raggiunto il bollore, unite le uova montate e cuocere mescolando con una frusta fino a che non si addensa. Appena sarà cotta versare subito  in un contenitore e fare raffreddare dopo averla coperta a contatto con una pellicola.
Sbucciate e tagliate le mele a fettine non troppo spesse ma nemmeno troppo sottili. “Conditele” con un po’ di zucchero,  un pizzico di cannella e scorza di limone.
Rivestire di pasta frolla uno stampo e bucherellate con una forchetta. Distribuite sulla frolla la crema pasticcera e infine adagiate ordinatamente le fettine di mele. Spolverizzate ancora con poco zucchero ( io quello di canna) e a piacere cannella. Cuocere in forno a 160° -170° per 30 -40 minuti. Fare raffreddare prima di servire.

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Oggi è venerdì, ed io sono felice!

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lunedì 7 aprile 2014

Monycupcake, ovvero il fluffy cupcake!





Ho sempre amato i cupcakes, anche quando non erano così conosciuti qui in Italia. Mi è sempre piaciuta l’idea di fare una minitorta, pronta ad essere servita, presa, acchiappata e mangiata senza bisogno di altro. Quando è cominciato il mio amore per i cupcakes, ho incontrato non poche difficoltà a trovare i pirottini, perlomeno qui da me, erano introvabili! Così, senza scoraggiarmi neanche un po’, diversi anni fa, ne ho acquistati una bella quantità in uno shop on line inglese: Lakeland.
Ricordo ancora la mia grande felicità quando, finalmente, arrivò il pacco da Londra con i miei 3000 pirottini!
Oggi i cupcakes sono diventati comuni anche da noi, decorati e non. Però, c’è un però: molti fanno ancora confusione e, peggio ancora, hanno dei pregiudizi nei confronti di queste minitortine, o li confondono con i muffins.  Certo è che i cupcakes sono di una versatilità unica e, non sono assolutamente solo quelli rivestiti e decorati con la pasta di zucchero. Cocludendo: si possono realizzare cupcakes con qualsiasi ricetta , quindi  un cupcake è assolutamente da considerarsi una porzione di torta, servita carinamente nel suo bel pirottino.
A tal proposito, riporto da Wikipedia:

Un cupcake (letteralmente "torta in tazza"), chiamata anche fairy cake in Inghilterra e patty cake in Australia, è un pan di Spagna, una mini-torta cotta in una pirottina, uno stampo di carta da forno come quello utilizzato per la preparazione dei muffin.
La ricetta originale, old-fashioned cupcake, prevede una glassatura (glassa reale, naspro, ghiaccia), una farcitura (crema) e una decorazione, di solito una ciliegina. In questa forma originale corrisponde al tradizionale pasticcino italiano, il "sospiro", di origine meridionale o siciliana.
L'origine di questo dolce risale al secolo XIX. Prima della invenzione degli appositi stampi, queste tortine venivano cotte in casseruole, tazze, scodelle; da ciò deriverebbe quindi il nome del dolce. Il nome potrebbe derivare anche dal fatto che in passato la tazza era il più semplice e comune mezzo nella misurazione degli ingredienti di qualsiasi ricetta.
La ricetta base dei cupcake è simile a qualsiasi altra torta: burro, zucchero, uova e farina. Possono essere pertanto applicate molte varianti alla ricetta base con la differenza che la preparazione di una tortina piccola risulta molto più semplice e veloce. È uno dei dolci serviti più frequentemente nelle celebrazioni di compleanni e di varie festività negli Stati Uniti.
Mi è venuta l’idea di questo post, leggendo qui: da Monica di Dolci gusti. Non voglio affatto fare polemiche, ma solo difendere i miei adorati cupcakes! Il mio tono è assolutamente giocoso e,  per gioco, alla simpatica Monica che ha scritto:- No cupcakes, please! - voglio dedicare un cupcake. Il fluffy cupcake!
 
Da oggi esiste il  Monycupcake,  che poi, leggendo, diventa appunto Monicapcake! :-)




 Monica ha coniato il termine della fluffy cake,
 e da lei ho preso la ricetta dell’ ormai famosa chiffon cake,
 quindi, in suo onore, la base del Monycupcake è una  fluffosissima chiffon!











Ho realizzato i cupcakes con  una chiffon al pistacchio,  li ho farciti con una ganache  montata al cioccolato bianco e fragole, e con una ganache al cioccolato fondente e pistacchi . La sorpresa è quando, dopo un morso,  inaspettatamente, si trova quel meraviglioso colore all’interno!


La ricetta della chiffon cake è qui, qui e anche qui. Ho solo dimezzato la dose e aggiunto un paio di cucchiai di pasta di pistacchi, che ho sciolto molto bene nell’acqua prevista per la ricetta.
Ho versato l'impasto nei pirottini e ridotto i tempi di cottura.

Per la ganache al cioccolato bianco
150 gr di panna
250 gr di cioccolato bianco
 Per la ganache al cioccolato fondente
300 gr di panna
300 gr di cioccolato fondente
 Portale la panna al bollore e versarla sul cioccolato bianco ridotto in piccoli pezzi. Mescolare il tutto fino ad ottenere una crema bella liscia. Fare raffreddare completamente e montare la ganache con un frullino.
Per farcire  ho praticato un foro nel cupcake ( andate a vedere qui )  che ho riempito con la ganache e pezzettini di fragole, infine, con la sac a poche con un beccuccio a stella, ho completato con un bel ciuffo di ganache, decorato con una bella fragola e qualche fogliolina di menta. Stesso procedimento per i cupcakes al cioccolato.


Vi auguro una splendida settimana, 
Ada


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lunedì 31 marzo 2014

Shabby cake: that's amore!


Con questo clima più mite, mi capita di scendere giù in giardino, la mattina presto, ancora in pigiama e dopo il caffè, per godermi qualche raggio di sole mattutino. Mi incanto a guardare le nuove foglioline e le gemme che spuntano sui rami delle mie piante, e i fiori in sboccio. Proprio stamattina non ho resistito e ho fotografato le calle giganti che quest'anno sono numerosissime e sembrano ancora più grandi del solito. Subisco il fascino dei fiori, assolutamente sì. Così, l'altro giorno, anche se mi è dispiaciuto un pochino, ho tagliato qualche rosellina qua e là, per la mia torta in fiore.

Volevo fare una torta romantica e soffice, ma allo stesso tempo invitante e goduriosa.
Da quando ho provato la chiffon cake, grazie a Monica, ormai sono diventata dipendente. Non c’è verso, ne faccio una a settimana e ho constatato che la sofficità perdura. Anzi, dopo qualche giorno sembra ancora più morbida e umida. Da tempo pensavo di usare quest’impasto come base per una torta farcita. L’idea è perfettamente riuscita. La chiffon cake si presta ad accogliere la crema a meraviglia. La sua pasta leggera e soffice acquista una consistenza piacevolissima e, anche senza bagna, ha proprio il giusto grado di umidità.
Per questa torta mi sono  ispirata qui, dalla bravissima e dolce Fabrizia. Tra l’altro, da sempre, adoro le torte shabby. Trovo che abbiano un non so che di estremamente elegante.

E quindi, amiche mie, ecco a voi la mia torta in stile shabby! 




Per la base ho fatto una chiffon al limone, e per la farcia una ganache montata al cioccolato bianco.
 Ho aggiunto fragoline e frutti di bosco e infine le roselline!
Il limone si sentiva in sottofondo e donava una nota freschissima al tutto.











La ricetta: Lemon Chiffon cake
300 g di zucchero 290 g di farina 00, 7 uova, 220 gr di acqua (o, a piacere, 120 di acqua e 120 di succo di limone filtrato) scorza di un limone bio, 120 ml di olio di semi, 1 bustina di lievito per dolci, 2 cucchiaini di cremor tartaro, un cucchiaino raso di sale, semi di un baccello di vaniglia (o estratto naturale)

Separate i tuorli dagli albumi. In una grande ciotola setacciate insieme la farina, 200 g di zucchero, il sale e il lievito. Fate un buco al centro e versate in questo ordine e senza mescolare: l'olio, i tuorli, l'acqua, la scorza grattugiata del limone, i semi della bacca di vaniglia.
Montate a neve ferma gli albumi, insieme al cremor tartaro e ai rimanenti 100 gr di zucchero.
Mescolate gli ingredienti nella ciotola fino ad ottenere un composto omogeneo e da ultimo inserite gli albumi montati incorporandoli delicatamente con una spatola dall'alto verso il basso per non smontare l'impasto.
Versate il composto nello stampo senza ungerlo né infarinarlo.
Questa volta ho usato per questo impasto ben due stampi con bordi alti.
Infornate in forno caldo a 160° per 55 minuti e poi a 175° per 10-15 minuti. Fate freddare il dolce nello stampo capovolto. Sformare solo quando la torta si è completamente raffreddata.
Per la ganache utilizzate 300 gr cioccolato bianco e 150 gr di panna. Solito procedimento: portare la panna a bollore e versarla sul cioccolato ridotto a pezzettini.  Mescolare fino ad ottenere una crema bella liscia. Aspettare che sia fredda e montarla leggermente con un frullino.
Io ho aggiunto qualche cucchiaio di panna montata per dare più sofficità alla crema. 

That’s all






E questa è una calla del mio giardino, fotografata stamattina!
Non trovate  sia elegantissima? 

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domenica 23 marzo 2014

Primavera-cupcakes: spring is back!




Mi sembra difficile pensare che è già passato questo inverno, e, anche se oggi, qui da me, c’è pioggia e grigio, comunque siamo a fine marzo: è primavera.  Nei giorni scorsi, infatti, non ho saputo resistere alla voglia di comprare qualche piantina nuova per il giardino. È quasi un bisogno fisiologico, dopo un così grigio inverno, volersi circondare di colori. Così, in giardino, ho sistemato le prime nuove piantine. La voglia di fiori, però, non mi è passata fino a quando mi sono messa all’opera  per  fare margherite e rose per i cupcakes di primavera, da mettere su uno sweet table  in occasione di un  piccolo party  di una mia amica. In verità, lei mi aveva chiesto delle tortine decorate a più piani. Non è che avessi proprio il tempo di fare le torte, ma visto che la voglia era tanta, sono nati i miei cupcakes a tre piani. L'idea è piaciuta e  ha riscontrato l'approvazione totale di tutti!
Ormai sapete quanto io ami decorare i cupcakes, forse ancora più delle torte.
Vi lascio qualche scatto di queste carinissime tortine a più piani.



Il cupcake inferiore, in ogni caso, è bello grande, anzi è proprio formato magnum.




Praticamente è una piccola torta vera e propria: ben 12 cm di diametro!




I gusti erano assortiti,  una sponge cake  con ripieno al cioccolato per il primo e l'ultimo cupcake,
 cioccolato più cioccolato per quello al centro.





Le ho volute un po' sbilenche: a volte la non simmetria è più di effetto.









E' proprio il caso di dire: spring is back!

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venerdì 14 marzo 2014

Pink chiffon cake




Finalmente è venerdì. Anche se, a  volte, per me,  i giorni sembrano non passare mai, mi ritrovo, come al solito, di nuovo nel fine settimana. Ormai, le giornate sono decisamente più tiepide, e intorno si percepiscono i tanti cambiamenti della natura. Ho notato che, soprattutto, è cambiata la luce.
Questa aria nuova mi mette voglia di fare, e quando c'è voglia di fare, per me, significa vivere. Ho bisogno di progetti, di pensare a qualcosa che devo realizzare, di certo, non sono una che sa stare ferma. Fra le tante cose, mi è venuta una gran voglia di organizzare una festa per la primavera, in grande stile,  con torte, cupcakes e tanti fiori. Vedremo, se troverò il tempo.
Intanto, per restare in tema, ho preparato una torta tutta rosa. Sono sempre stata un'appassionata delle torte semplici,
soffici e alte. Ve l'ho detto?  Molto fluffy, direbbe Monica. Ed è proprio da lei che ho prelevato la ricetta della ormai mitica chiffon cake, o torta fluffosissima, che ho declinato in tutte le salse. Questa volta è il turno della pink chiffon cake. 
Il rosa l'ho ottenuto con l''aggiunta di una purea di fragole all'impasto, e non certo aggiungendo il diabolico colorante che va tanto in auge per colorare la pasta di zucchero.
Non so perchè, ma aggiungere un colorante a un prodotto casalingo e perciò più genuino, non mi sfiora neppure un po'. 



Sicuramente, se avessi aggiunto il colorante, il risultato sarebbe stato un colore più definito.




Ma tagliare la prima fetta è stata, comunque, una sorpresa, perchè il rosa è spuntato,
con tutto il profumo delle fragole!



Le prime volte che ho fatto questa torta, non avevo lo stampo originale per la chiffon cake,
 ma vi garantisco che con questo stampo la riuscita è decisamente migliore,
 anche perchè,  ha degli appositi piedini
 che servono di appoggio quando si tiene la torta capovolta.




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La ricetta: Pink chiffon cake      
Per uno stampo da chiffon cake di 25-26 cm

300 g di zucchero 
290 g di farina 00
7 uova 
120 gr di purea di fragole
100 gr di acqua
scorza di un limone bio
120 ml di olio di semi 
1 bustina di lievito per dolci 
2 cucchiaini di cremor tartaro
un cucchiaino raso di sale
semi di un baccello di vaniglia (o estratto naturale)

Procedimento

Lavate le fragole e semplicemente frullatele con un mixer ad immersione. Se necessario passare il tutto attraverso un colino, ( io l'ho fatto) per eliminare le parti solide ed ottenere un bel liquido fluido. Aggiungere alla purea ottenuta l'acqua.
Separate i tuorli dagli albumi. In una grande ciotola setacciate insieme la farina, 200 g di zucchero, il sale e il lievito. Fate un buco al centro e versate in questo ordine e senza mescolare: l'olio, i tuorli, l'acqua con l'aggiunta della purea di fragole, la scorza grattugiata del limone, i semi della bacca di vaniglia.
Montate a neve ferma gli albumi, insieme al cremor tartaro e ai rimanenti 100 gr di zucchero.
Mescolate gli ingredienti nella ciotola fino ad ottenere un composto omogeneo e da ultimo inserite gli albumi montati incorporandoli delicatamente con una spatola dall'alto verso il basso per non smontare l'impasto.
Versate il composto nello stampo senza ungerlo né infarinarlo.
Infornate in forno caldo a 160° per 55 minuti e poi a 175° per 10-15 minuti.Fate freddare il dolce nello stampo capovolto (se quello da chiffon cake). Sformare solo quando la torta si è completamente raffreddata.


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Buon fine settimana,
Ada

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