lunedì 28 ottobre 2013

La brioche del mattino, ovvero: A FIVE MINUTE-BRIOCHE!



Adoro la tavola apparecchiata per la prima colazione. Mi piace mettere a tavola una varietà di cose. Certo non si può fare tutti i giorni, con gli orari diversi che abbiamo qui a casa, e la fretta di andare. La domenica, però, è bello mettere nel forno qualcosa di buono per la colazione. E questa brioche, praticamente si fa da sola. E' una ricetta che imperversava sul web qualche tempo fa, un po' come ora è la torta magica, la vedi in giro dappertutto: un tormentone! Un poco ti annoia ma, in fondo, ti incuriosisce e prima o poi la devi fare! Questo poi, per me, è arrivato quando ho trovato la ricetta che avevo scritto al volo su un foglio, che poi era finito tutto spiegazzato sul fondo di un cassetto. Titolo:  Five minute-brioche. Come si fa a non provare? E poi, dopo il pan di zucca, si è riaccesa la mia vecchia fiamma per i lievitati. 
Insomma, per farla breve, ritornando alla nostra brioche, basta mischiare gli ingredienti in una ciotola, lasciare lievitare per un paio d'ore, poi metterla in frigo e dimenticarla, perlomeno per 24 ore. Ma, nel dimenticatoio,  può rimanerci fino a cinque giorni! Io ho aspettato 48 ore. Ed ecco il risultato.


E' davvero una brioche profumata e morbidissima. Il vantaggio ve lo immaginate? Faccio l'impasto il venerdì sera, lo metto in frigo, e la domenica mattina inforno la brioche!
Con un zero fatica. E grande felicità di tutti. :-)



La ricetta: Five minute-brioche
aggiustata da  qui

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Ingredienti:

 250 g di farina Manitoba
 100 g di burro fuso 
 75 g di acqua a temperatura ambiente
 2 uova  a temperatura ambiente
 60 g di miele di acacia
 una presa di sale
 3 g di lievito di birra disidratato



Unire in una ciotola  le uova battute appena, il miele, l'acqua, il sale, il burro fuso e mescolare bene. Aggiungere la farina con il lievito  e con un cucchiaio di legno lavorare  fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Coprire con pellicola e lasciare 2 ore a temperatura ambiente. Poi mettere in frigo, dove dovrà riposare almeno 24 ore o fino 5 giorni. Mettere l'impasto sulla spianatoia infarinata, dividere l'impasto in tre e formare una treccia, oppure dividerlo in quattro parti con cui formare delle palline che andranno sistemate in uno stampo retangolare imburrato, ma non infarinato.Coprire lo stampo con un panno umido e lasciar lievitare al caldo per circa due ore o fino a quando la brioche avrà quasi raggiunto il bordo dello stampo. Pennellare la superficie con un uovo battuto, cuocere a 170-180 °C per 20-30 minuti. 



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lunedì 21 ottobre 2013

Pan di zucca



E si è capito che amo la zucca. Ebbene sì, quando esco a far la spesa non posso fare a meno di comprarla.  Succede che,  dal fruttivendolo, quando mi sembra di aver finito gli acquisti, aggiungo sempre:  "Mi dia anche una bella fetta di zucca."
Mentre penso: "Qualcosa ne farò!" Certo è che in autunno ne consumo davvero tanta. E non solo nei piatti salati.
Oggi è stato il turno del pan di zucca. Morbido e fragrante impasto con il lievito.
Mi piace mangiarlo a colazione. Magari con la marmellata. Ma è ottimo anche a merenda, o con una bella tazza di the.
Se ne avanza dal giorno prima, lo passo giusto pochi minuti nel forno bel caldo.
Ed è come appena sfornato.









Nel corso degli anni ho provato tante ricette, ma quella che preferisco è  qui

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Ricetta: Pan di zucca

Ingredienti

Ingredienti:
650 g di farina manitoba
400 g di purea di zucca 
10 g di lievito di birra disidratato (circa 1 bustina e mezza)
60 g di burro fuso 
150 ml di latte tiepido
100 g di zucchero
1 pizzico di sale
1 bacca di vaniglia
uvetta a piacere
50 g di gelatina di albicocche 



Mescolare il lievito e la farina e mettere da parte. Versare in un recipiente tutti gli ingredienti umidi, il sale, lo zucchero e i semi di vaniglia, mescolare e aggiungere la farina contenente il lievito secco; iniziare ad impastare, se l'impasto dovesse risultare appiccicoso (non c’è zucca uguale ad un’altra) aggiungere un po' di farina fino a raggiungere la consistenza dell’impasto per la pizza. Impastare per una decina di minuti, unire l’uvetta ammollata in acqua ed impastare ancora fino a quando l’impasto non si staccherà dalle pareti del recipiente; formare una palla, coprire con un canovaccio e lasciar lievitare in un luogo tiepido fino al raddoppio dell’impasto (da 1 a 2 ore).Versare l'impasto sulla spianatoia e sgonfiarlo leggermente senza lavorarlo troppo, ricavare dall’impasto 20 palline e disporle in una teglia dai bordi alti (rivestita con carta forno) lasciando circa ½ cm di spazio tra l’una e l’altra. Coprire e lasciar lievitare finchè le briochine non saranno raddoppiate e tutte unite (1 oretta).Infornare a 180°per 20' circa; una volta sfornate vanno subito spennellate con la gelatina di albicocche sciolta a fuoco dolce con poca acqua.

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lunedì 14 ottobre 2013

Crostata con zucca, mele e cannella






-Non indovinerai mai cosa ci ho messo in questa crostata.
Assaggiala e poi dimmi cosa c’è.-
Ecco, ricordo che mia madre mi disse così, quando fece questa crostata  per la prima volta, molti e molti anni fa. Di certo sentii il sapore delle mele e della cannella, ma non indovinai che c’era anche la zucca. So solo che mi piacque tantissimo. Impazzivo per la cannella. Era il periodo in cui compravo anche il chewingum alla cannella. 
Ricordo che in autunno, c'era un contadino che, puntualmente, ci regalava  delle meravigliose zucche. Alcune erano belle grandi, le classiche zucche, per intenderci. Altre erano piccole e dalle forme più strane  e fungevano quasi da soprammobili sulla credenza in cucina. Così, vista l’abbondanza di zucche che circolavano a casa nostra,  mia madre ci proponeva zucca in tutte le salse, e  faceva spesso questa crostata. Poi, come accade di solito, senza un perché,  smise. Questa crostata l’ho sognata di notte. Era da tempo che volevo rifarla, ma non ho più trovato la ricetta originale. Così ho deciso di andare a naso. Il risultato è stato molto simile a quel sapore di quando ero bambina. Ma non mi è sembrato lo stesso.
Forse perché non ci sono più le mele e le zucche di una volta?
O forse perché non sono più  quella bambina?
In ogni caso è sicuramente una crostata profumatissima. Il sapore della zucca davvero non si sente, nonostante ce ne sia davvero un bel po’.
Un dolce rustico e semplice, ma che conquista. 













La ricetta

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Per la pasta frolla

300 gr di farina
90 gr di zucchero
130 gr di burro
1 uovo intero più un tuorlo
Un pizzico di sale
Mezzo cucchiaino di lievito per dolci


Per la composta

750 gr di zucca
300 gr di mele
150 gr di zucchero di canna
1 cucchiaino di cannella
Il succo di mezzo limone

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Tagliare la zucca  e le mele a pezzettini, aggiungere lo zucchero e il succo del limone e far cuocere a fuoco lento. Quando è quasi giunta a cottura aggiungere la cannella. Passare tutto al minipimer e far cuocere ancora per cinque - dieci minuti ( la composta deve risultare densa e cremosa, non troppo liquida). Far raffreddare.


Foderare uno stampo da crostata con la pasta frolla  e procedere come al solito: versare la composta sulla pasta, livellarla e disporre le striscioline  di pasta incrociate sulla composta. Infornare a 160° per circa 40 minuti. Far raffreddare del tutto prima di servire.


La composta di zucca e mele è ottima anche per accompagnare formaggi ben stagionati.

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martedì 8 ottobre 2013

Di biscotti e di cambiamenti.

Ci sono cose che non si possono raccontare.
Forse perché non vuoi crederci nemmeno tu.
O perché ti chiedi se sono accadute davvero.
E perché proprio a te.
Poi arriva il tempo.
Di riflessioni profonde.
Di scelte.
Di cambiamenti.
E comprendi che  tutto quello che è stato, è stato.
Complicato.
Terribile.
Doloroso.

Ma è stato.

Sono stata via da questo blog , e dai vostri, perché ho dovuto affrontare momenti molto difficili.
Adesso sono qui.
Di nuovo.
Mi piace questo posto.
Mi piacete voi che leggo, e che mi leggete.
Mi basta.

Ringrazio tutte le amiche, che in mia assenza, hanno avuto un pensiero per me.

Ada





La voglia di questi biscotti aleggiava nell'aria di casa mia già da un po'.E... diciamocelo: di cioccolato non si finisce mai di. Mangiare.Mordere.Annusare.Sciogliere.Spalmare.Desiderare.E... naturalmente fare i biscotti al cioccolato.O meglio, i  Chocolate chip cookies.
Per fare questi biscotti non si può usare il semplice cioccolato in gocce, dice mia figlia. Si deve prendere il cioccolato fondente in blocchi e ridurlo in pezzetti irregolari. Non troppo piccoli né troppo grandi.Di gocce se ne mette qualcuna solo sulla superficie, dice sempre lei. Giusto per.E così è stato.

:-)








La ricetta è  del maestro Santin che ho  preso da  lei


CHOCOLATE CHIP COOKIES del Maestro Santin

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Ingredienti:

185 g di burro pomata

185 g di zucchero semolato
370 g di farina 00
200 g di cioccolato fondente
1uovo + 1 tuorlo
5 g di lievito in polvere
2 g di bicarbonato
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di essenza di vaniglia home made

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Procedimento:

In una ciotola capiente lavorare con una spatola il burro a pomata tirato fuori dal frigo circa mezz'ora prima, con lo zucchero e il pizzico si sale fino a ottenere una crema liscia ed omogenea. Aggiungere un uovo intero e un tuorlo l'essenza di vaniglia e continuare a lavorare per amalgamare il tutto. Aggiungere la farina precedentemente setacciata col il lievito e il bicarbonato, lavorare poco col cucchiaio, e quasi immediatamente aggiungere le gocce di cioccolato, in questo modo non si farà fatica a distribuirle bene nell'impasto. Lavorare ancora un poco fino a quando gli ingredienti saranno bene amalgamati.             
A questo punto dividere l'impasto in due parti (se preferite i biscotti piccoli, anche in tre parti) e modellare con le mani ogni pezzo a forma di un lungo cilindro, nel modo più regolare possibile. Coprire con carta di alluminio avvolgendo ben stretto, chiudere ai lati tipo caramella e lasciar riposare in frigorifero 30 minuti. Quando i due cilindri di pasta saranno pronti basterà decidere se cuocerli entrambi o conservarne uno in freezer per utilizzarlo in seguito. Eliminare la carta e con un coltello affilato tagliare il cilindro in fette spesse circa 1 cm. Disporle su una placca da forno foderata con l’apposita carta, mettere le teglie in frigo e accendere il forno a 180° (nel mio a 160° ma dipende dal forno). Non appena raggiunge questa temperatura cuocere una teglia alla volta per 12/15 minuti o comunque fino a moderata colorazione. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente, preferibilmente su una grata, e conservare in un contenitore chiuso.                                                              


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